sabato 30 agosto 2008

1° Concorso d’Arte “COLORI IN EMERSIONE” 2008-2009


1° Concorso d’Arte “COLORI IN EMERSIONE” 2008-2009



L’idea del concorso che ci avviamo a presentare nasce dal profondo desiderio di ampliamento degli orizzonti di ExpoArt, network d’Arte e Cultura. È una realtà inconfutabile il continuo verificarsi di situazioni inspiegabili all’interno del pianeta Arte: vi sono numerosi artisti in possesso di doti eccezionali, che lavorano con passione e grande serietà, i quali, loro malgrado, si ritrovano ai margini dei circuiti che contano.

Il Premio “ Colori in emersione” si prefigge il compito di dare spazio e voce a tutti quegli artisti emergenti che operano all'ombra dei circuiti d'arte nazionali ed internazionali, mettendone in risalto le qualità, portandole all’attenzione di Collezionisti e Gallerie, svecchiando gli obsoleti canoni tradizionali attraverso i quali questi ultimi si ostinano ad operare in modo cieco e deleterio all’Arte stessa.

Al fine di rendere tutto ciò possibile, i premiati riceveranno visibilità su una rivista del settore e i dieci finalisti avranno la possibilità di esporre in una importante mostra d’arte collettiva a loro dedicata.


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BANDO DI CONCORSO 2009

1) “ExpoArt, network d’Arte e Cultura”, allo scopo di promuovere e valorizzare l'arte, indice ed organizza la 1° Edizione”on line” del Concorso d’Arte “COLORI IN EMERSIONE”.

La partecipazione al concorso è aperta a tutti.

Il tema è Libero
Ogni artista, italiano o straniero, può partecipare con 2 opere di dimensioni che vanno da un minimo 40x50 a un massimo 80x80,

è consentita ogni tecnica ed espressione artistica, (olio,acrilico tecnica mista, disegno, acquerello, incisione, serigrafia, litografia, illustrazione, fumetto, fotografia digitale, ecc...)

2) Le due opere in formato digitale (.jpg, risoluzione , larghezza massima 600 pixel) andranno inviate via e mail unitamente al modulo apposito alla pagina "Scheda di adesione", entro e non oltre il 30 ottobre 2008.

In questa prima fase non è richiesta alcuna quota di partecipazione.

3) Le opere inviate saranno sottoposte ad una preselezione, questo per garantire la massima qualità e la buona riuscita del concorso. Qualora non si dovesse raggiungere un numero minimo di partecipanti quantificato in almeno 35 unità, il concorso verrà posticipato a data da destinarsi. In tal caso tutti i candidati che avranno già inviato materiale e scheda di adesione saranno avvertiti a mezzo e-mail, ed inoltre la notizia del posticipo verrà bandita sul portale ExpoArt (http://expoartcc.ning.com ).

4) Nella fase successiva, ai partecipanti che avranno superato la preselezione, verrà data comunicazione da parte della giuria, entro 10 giorni via e mail.

Per concorrere alla selezione finale, nella quale saranno sanciti i vincitori del Premio, accettando di partecipare al Concorso in qualità di finalisti, sarà loro richiesto di versare un contributo d’iscrizione, necessario ai fini organizzativi.

La quota di iscrizione è stabilita nella somma di 15 euro da versare sul conto PostePay N° 4023 6004 2076 9897 intestato a Carlo Capone

*PREMI

1° Premio pubblicazione su una nota Rivista del settore

SEGNALATI

I 10 segnalati avranno la possibilità di esporre in una mostra collettiva organizzata dalla da “Expo, network d’Arte e Cultura”

A tutti i finalisti ed i segnalati dalla Giuria saranno conferiti dei diplomi di merito.


Il premio non è da considerarsi premio-acquisto in quanto l'opera premiata o segnalata resta di proprietà dell'autore.

5) Sul portale http://expoartcc.ning.com , dopo il 20 gennaio 2009, verranno resi noti i risultati con il verbale della Giuria, i nomi dei finalisti, dei segnalati e dei premiati con le opere pubblicate, con la doverosa precisazione che il portale della ExpoArt non si riterrà responsabile dell'eventuale utilizzo che terzi potrebbero fare delle riproduzioni pubblicate su internet.

Per ulteriori informazioni: Carmine Verazzo Amministratore del portale ExpoArt 3397655841-

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SCHEDA DI ADESIONE preselezione

Nome*……………………………. Cognome* ……………………………………………….
Indirizzo………………………………………………………………………………………..
Città………………………………………………………….. Nazionalità………………………
Telefono……………………………… Cellulare…………………………………………………
E-mail*……………………………………………………………………………………………
Sito internet…………………………………………………………………………………………

Il sottoscritto, presa visione del regolamento per partecipare all’ 1° Concorso d’Arte “COLORI IN EMERSIONE” 2008-2009, dichiara di accettare integralmente tutte le sue disposizioni nessuna esclusa e, con la presente, esonera l’organizzazione dal risarcimento di qualsiasi eventuale danno subito dalla propria opera durante il trasporto e la permanenza nei locali del Premio. Pertanto, partecipa al Premio presentando le seguenti opere :

titolo opera…………………………………………….tecnica………………………………
anno……………………………………………………………

titolo opera…………………………………………….tecnica………………………………
anno……………………………………………………………

è necessario inviare via e mail le immagini unitamente al modulo apposito alla pagina "Scheda di adesione", entro e non oltre il 30 ottobre 2008.
al seguente indirizzo: expoart@email.it

data

firma

venerdì 11 luglio 2008

IL VOLTO DEI SOGNI


IL VOLTO DEI SOGNI

Di Chiara Manganelli

L'atelier “Bottega Indaco” di Torino presenterà ad Alassio (SV), presso l'ex Chiesa Anglicana, una mostra di pittura dal titolo “Il volto come incarnazione del sogno”.

La mostra verrà realizzata grazie al patrocinio del Comune di Alassio, sarà inaugurata il 30 agosto 2008 e si protrarrà fino al 28 settembre.

Una collettiva che comprenderà le opere di Ciro Palumbo, Akira Zakamoto, Luisella Bardella, Claudia Giraudo e Laura Giai Baudissard.

Durante la serata d’inaugurazione si potrà assistere a una performance teatrale incentrata sulla potenza espressiva del volto in relazione ai sogni e alle emozioni, e verrà proiettato un video che sarà un vero e proprio viaggio tra i segreti di un volto umano, nel quale si cercherà di scandagliare i tratti somatici in quanto chiavi di lettura degli universi onirici di un individuo.

L'intento degli artisti è quello di comunicare, attraverso i propri dipinti, la magia evanescente del sogno, la sua forza emozionale e creatrice, e la sua affascinante poliedricità.

I cinque pittori hanno peculiarità, provenienze, stili e tecniche a volte anche molto diversi, ed è interessante poter ammirare come ognuno di loro interpreta questo affascinante tema.

Palumbo, con le sue risonanze metafisiche, attribuisce ai volti magie delicate e surreali, e sulle sue tele i sogni si stagliano come caleidoscopi palpitanti.

Tra oggetti ludici, scorci di elementi naturali e atmosfere che evocano un’estetica classicheggiante, i visi acquistano una complessità estrema, dettagliata e dinamica. Le emozioni e i sogni si rispecchiano in ogni sussulto della carne, in ogni cangiante sfumatura dello sguardo, in ogni lieve contorsione della pelle.

I sogni di Palumbo partono dalla realtà per ribaltare la realtà, e l’uomo è un audace Prometeo che ruba il fuoco sacro agli dei per regalarlo a se stesso e diventarne il custode eterno.

Zakamoto elargisce al sogno il volto di esseri venuti da mondi lontani, creature rilucenti che ci guardano da una dimensione superiore. I baluginii degli occhi di questi esseri illuminati sembrano racchiudere la magia di un segreto che si svela attraverso simboli arcani e colori fantasmagorici. E dove l’illusione di un sogno conosciuto si sgretola, un nuovo sogno sconosciuto, appena intuito e abbozzato, prende forma ed esplode negli spazi rarefatti di universi iridescenti. I bambini indaco dei quadri di Zakamoto, avvolti da sfavillanti pianeti e stelle rutilanti, sono i detentori di una nuova consapevolezza. Essi sembrano prenderci per mano per condurci a compiere un salto quantico all'interno di noi stessi, per farci fagocitare dalle vorticose cascate di luce che permeano il nostro spirito.

Nei quadri di Luisella Bardella possiamo vedere, invece, come la materia si trasformi e si mescoli, in modo del tutto imprevedibile, per addentrarsi in spazi semantici molto lontani da quelli originari.

E dal legame viscerale e sottile che unisce una madre e una figlia scaturisce un sogno che gioca con le regole del tempo, anticipando desideri e speranze, annullando la convenzionalità della dimensione temporale lineare, e, in un balzo intimo e pieno di pathos, possiamo immergerci nella delicatezza dell’anelito onirico che genera la vita stessa, attraverso l’unione, spirituale prima ancora che carnale, di due anime.

Claudia Giraudo concepisce l’individuo come incarnazione di una bellezza in nuce, quasi ontologica, dove l’essere umano perde i suoi contorni specifici per varcare territori atemporali, dalle valenze assolute ed eterne, sullo sfondo di palcoscenici suggestivi che evocano atmosfere teatrali e cinematografiche.

I suoi volti esprimono magnificenza ma allo stesso tempo un'intensa carica spirituale.

La pittrice scava così nell’anima dei suoi personaggi alla ricerca dei loro sogni, trasformando le loro sembianze, nobilitandole, rendendole eccezionali, universali e uniche.

Laura Giai Baudissard intreccia con eleganza e perizia la fotografia con la pittura e l’arte digitale, per ritrovare il sogno che unisce l’essere umano alla natura. La vegetazione che avvolge i suoi volti è l'emblema dell’ambivalente fusione dell’individuo con gli elementi del cosmo, con la physis, e con la parte più profonda e intima del suo spirito.

Il sogno è racchiuso nella tensione verso qualcosa che ci attrae e ci appartiene ma che allo stesso tempo è distante da noi, come una chimera magnifica e inafferrabile che ci imprigiona tra gli artigli di un desiderio imperfetto e sdrucciolevole.

In questa mostra, dunque, il denominatore comune è il volto come espressione del sogno. Un volto che incarna il sogno custodito dentro la nostra anima, che ne è il simbolo, che funge da tramite tra il conscio e l'inconscio, tra lo spirito e la corporeità.

E’ nel volto che la nostra essenza si specchia e si espande. Il viso umano diventa così una tela su cui le nostre sensazioni e i nostri sogni, come scintille di colori infiniti, si disegnano e si definiscono, cangiando in continuazione come materia viva e pulsante.

E lo sguardo attento e sapiente di questi artisti tenta di catturare e carpire la magia sublime degli universi onirici di uno sguardo, di una bocca, di uno zigomo, perché il corpo comunica in modo molto più profondo e autentico del linguaggio verbale, e la pittura è l’arte che meglio può rivelare, attraverso il potere suggestivo delle immagini, i segreti seducenti e stupendi che albergano negli abissi dell’animo umano.

E questo viaggio alla ricerca delle radici profonde del Sogno prosegue con una mostra personale di Ciro Palumbo, ospitata dalla galleria “Arte è Kaos” di Alassio, a partire dal 6 settembre fino al 28 settembre 2008. In questa esposizione il Sogno sarà sempre l'elemento centrale dell'analisi pittorica, ma si espanderà ulteriormente; si sposterà dal volto e penetrerà nei recessi nascosti degli oggetti, per affacciarsi sugli umori sottili della psiche umana che questi oggetti crea e plasma, trasformandoli in simboli visionari di universi sotterranei e conturbanti. Così la prospettiva muta, e il punto di vista si amplia e si accresce. L'artista, dunque, focalizzerà l'attenzione sulle molteplici sfaccettature che dal Sogno possono sortire, soffermandosi sulle infinite combinazioni, incanti e contaminazioni che il nostro inconscio può generare.

IL VOLTO, INCARNAZIONE DEL SOGNO

mostra collettiva di

Palumbo - Zakamoto - Bardella - Giraudo - Giai Baudissard

dal 30 agosto al 28 settembre 2008

Alassio - Ex Chiesa Anglicana

Curatore: Nicola Angerame

Per informazioni:

Bottega Indaco - Tel. 347 8143278 - bottegaindaco@tiscali.it

Ufficio stampa - nicola.angerame@libero.it
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The face of the dream

The atelier ‘ Bottega Indaco’ of Turin will present, at the ex-Anglican Church in Alassio, a painting exhibition entitled ‘The face as the incarnation of the dream’.

The exhibition will be realised under the patronage of ‘Comune di Alassio’. It is going to be opened from the 30th August to the 28th September and it includes works of Ciro Palumbo, Akira Zakamoto, Luisella Bardella, Claudia Giraudo, Laura Giai Baudissard.

During the opening evening will be possible to be present a theatrical performance focused on the expressive strength of the face in relation to the dreams and the emotions. It will be also shown a video, a real journey through the secrets of human face, which will try to understand the oneiric universes of every character.

The purpose of the artists is to communicate through their own paintings, the evanescing magic of the dream, its emotional and creative strength and its fascinating polyedricality.

The five painters have very different peculiarities, styles, origins and techniques, but it is interesting to find out and admire how every single one of them interprets this charming theme.

Palumbo, with his metaphysic features, give to the faces surreal and tender magic and as throbbing kaleidoscopes, the dreams are silhouetted against his canvas.

The faces acquire a detailed and dynamic complexity among toy-like objects, foreshortening of natural elements and atmospheres, which evoke an aesthetic with classical features.

The emotions and the dreams are reflected in every wince of the flash, in every changing shade of the glance, in every slight tremble of the skin.

The dreams of Palumbo come from reality in order to overturn reality and the man is a bold Prometheus that steals the holy fire from the gods to give it to himself and become the eternal keeper.

Zakamoto lavishes to the dream the face of creatures coming from distant worlds, bright creatures that look at us from a higher dimension.

The eyes glimmer of these enlightened beings seems to contain the magic of a secret, which reveals itself through mysterious symbols and phantasmagoric colours. And where the illusion of a known dream crumbles, a new unknown dream, just perceived or sketched, takes shape and explodes in rarefied spaces of iridescent universes. The Indaco Children of Zakamoto’s paintings are the holder of a new awareness. It seems that they hold us by hand leading us in a quantum jump inside ourselves in order to be engulfed in whirling shining falls that permeate our spirit.

In The Luisa Bardella ‘s Paintings, on the contrary, we can see how, in a very unpredictable way, the matter changes and mixes in order to go deeply to semantic spaces far away from the original ones. And so a dream springs from the thin and deep-rooted tie that bind a mother to a daughter, playing with the time rules, bringing forward wishes and hopes, dissolving the conventionality of the linear temporal dimension. In an intimate and full of pathos jump, we can immerse ourselves in the delicacy of a dreamy yearning which generates the life itself through the union, spiritual at first and then carnal, of two souls.

Claudia Giraudo conceive the individual as an incarnation of the beauty 'in nuce', almost ontological, where the human being loses its specific outlines to cross timeless territories and with absolute and everlasting values. While in the background fascinating stages evoke theatrical and cinematic atmospheres. Her faces express magnificence but at the same time a deep spiritual might. The painter, in this way, digs deep in the souls of her changing characters, searching for their dreams, transforming their features, ennobling them making them exceptional universal and unique.

Laura Giai Baudissard interlaces photography, painting and digital art in a skilful and elegant way in order to recover the dream that connects the human being with nature. The vegetation which envelopes her faces, is the emblem of ambivalent merging between human being and the elements of Cosmo, with ‘phisis’ and with the inner part of human soul.

The dream tends towards something that at the same time attracts and belongs to us but it is distant, as a wonderful and elusive Chimera that imprisons us in the claws of an imperfect and slippery wish.

In this exhibition the common denominator is the face as the expression of the dream. A face that embodies the dream preserved inside our soul and body.

Our essence is reflected and spread out in the face. The human face becomes a canvas where our feelings and our dreams, as sparks of endless colours, draw and define themselves in a continuous changing as living and throbbing matter.

And the thorough and able look of these artists tries to capture and grab the sublime magic of the dreamlike universes of a glance, a mouth, a cheek-bones, because the body communicate in a true and a better way than spoken language, and the painting is the art that better reveals, through the evocative power of images, the wonderful and charming secrets that live in the depth of human being.

And this journey into the deep root of the dream continues with a personal exhibition of Ciro Palumbo, at the ‘Art è Kaos’ gallery of Alassio, from the 6th September to the 28th September 2008. In this exposition the Dream will be always the central point of the pictorial analysis, but it will spread further; from the face it will move into the hidden recesses of the objects, going towards the fine moods of human psyche, which creates and moulds them, transforming them in visionary symbols of underground universes.

In such a way the point of view changes becoming wider and wider. The artist focuses his attention on the manifold aspects that the Dream can produce, lingering upon the endless combination, enchantments and influences that our unconscious can generates.



ENTRIAMO NEL SOGNO mostra personale di Palumbo


ENTRIAMO NEL SOGNO

mostra personale di Palumbo

dal 6 al 28 settembre 2008 - Alassio - Galleria Arte è Kaos

Per informazioni:

Studio d’Arte Palumbo - Tel. 347 8143278 - info@palumbociro.it

Galleria Arte è Kaos - Tel. 0182 648816 - arteekaos@hotmail.it

mercoledì 11 giugno 2008

arte

http://en.artisho.com/Carlo-Capone?iid=11651

domenica 18 maggio 2008

Art à la Carte

Vieni a conoscere il sapore dell’arte.
Cibo e arte, cucina e cultura si incontrano al Caffè degli Artisti.
Il titolo dell’iniziativa curata da Cristina Madini per RossoCinabro è: Art à la Carte. Da Apollinaire che teorizzò per primo che il cibo deve essere nutrimento dell’anima, all’artista thailandese Rirkrit Tiravanija che ha sedotto il gusto del mondo dell’arte cucinando nelle gallerie e nei musei, Arte e Cibo non sono metafore, né astrazioni, ma sostanza e nutrimento del corpo e dell’anima.
In esposizione opere di: Carmine Antonucci, Paola Benelli, Alessandra Carnovale, Giuseppe Conte, Tiziana Longo, Cristina Madini, Giulia Mariani, Luisa Passeri, Stefania Santi.


Caffè degli Artisti
Art à la Carte
22 maggio – 5 giugno 2008
Piazza Tor San Michele, 6-7
Ostia – Roma

vernice 22 maggio ore 19,30

a cura di Cristina Madini

organizzazione e promozione RossoCinabro

info:
rossocinabro@gmail.com
www.madini.it

giovedì 8 maggio 2008

Mostra collettiva di Scultura e Pittura

Mostra collettiva di Scultura e Pittura

curata e presentata da Carlo Roberto Sciascia

Tempus fugit

Inaugurazione: venerdì 9 maggio, ore 18.00

Luogo: Palazzo Veccia in Pozzovetere di Caserta, alla piazza dei Colli Tifatini

Artisti: Augusto Ambrosoni, Enzo Angiuoni, Adriano Cacioppoli, Nunzio Capace, Carlo Capone, Joseph Ciccariello, Alvaro Manuel Clavero Cebrian, Clitorosso (Daniela Raffaele), Alfonso Coppola, Salvatore D'Imperio, Salvatore D'Onofrio, Antonio De Chiara, Antonio Del Donno, Alessandro Del Gaudio, Giuseppe Di Franco, MRosaria Di Marco, Belgiro Di Marzo, Grazia Di Marzo, Nicola Erboso, Giovanni Ferrenti, Enrico Fiore, Mattia Fiore, Stelvio Gambardella, Guaccio (Roberto De Notaristefani), Rosa Guarino, Lucia Iovino, Maria Grazia Mancino, Valentina Mazzulla, Salvatore Nuzzo, Luigi Pedata, Gianni Pontillo, Anna Pozzuoli, Susi Provenzale, Gabriella Pucciarelli, Marisa Puglia, Antonio Pugliese, Angelo Ranieri, Sandra Ravallese, Luciano Romualdo, Francesco Russo, Bartolomeo Sciascia, Anna Scopetta, Domenico Severino, UgOdino (Ugo Palladino), Giuseppe Vaccaro, Ada Vinciguerra

Direttore artistico: Carlo Roberto Sciascia

Organizzazione: Associazione dell'Asparago di Montagna, Associazione Culturale "Ars Supra Partes"

Collaborazione: Fidapa Calatia di Maddaloni

Si ringraziano per la loro squisita ospitalità i proprietari del Palazzo Veccia ing. Giovanni Della Valle e prof. Rosa Campanile

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Venerdì 9 maggio, alle ore 18.00, si inaugura a Pozzovetere di Caserta in piazza dei Colli Tifatini, sale e cortile del Palazzo Veccia di Palazzo Veccia, una mostra alla ricerca dell'identità dal titolo "Tempus fugit"; l'esposizione, curata e presentata da Carlo Roberto Sciascia, propone opere di. Augusto Ambrosoni, Enzo Angiuoni, Adriano Cacioppoli, Nunzio Capace, Carlo Capone, Joseph Ciccariello, Alvaro Manuel Clavero Cebrian, Clitorosso (Daniela Raffaele), Alfonso Coppola, Salvatore D'Imperio, Salvatore D'Onofrio, Antonio De Chiara, Antonio Del Donno, Alessandro Del Gaudio, Giuseppe Di Franco, MRosaria Di Marco, Belgiro Di Marzo, Grazia Di Marzo, Nicola Erboso, Giovanni Ferrenti, Enrico Fiore, Mattia Fiore, Stelvio Gambardella, Guaccio (Roberto De Notaristefani), Rosa Guarino, Lucia Iovino, Maria Grazia Mancino, Valentina Mazzulla, Salvatore Nuzzo, Luigi Pedata, Gianni Pontillo, Anna Pozzuoli, Susi Provenzale, Gabriella Pucciarelli, Marisa Puglia, Antonio Pugliese, Angelo Ranieri, Sandra Ravallese, Luciano Romualdo, Francesco Russo, Bartolomeo Sciascia, Anna Scopetta, Domenico Severino, UgOdino (Ugo Palladino), Giuseppe Vaccaro, Ada Vinciguerra
La mostra propone una profonda riflessione sulla temporalità nel mondo greco e romano e sui suoi significati, nonché sulla sua traduzione in immagini, è accompagnata da un concetto fondamentale che è l'inesorabile procedere di esso; anche l'analisi delle forme, grazie le quali si è manifestato il senso del tempo per gli antichi, lo propone in immagini concrete, in essenze personificate come Aion, Chronos, Kairos, figure che sembrano sfuggire ad una comprensione definitiva e rimandare ad un universo complesso, ambiguo e polimorfo.
Quindi, lo sviluppo di un tema del genere, lungi dall'essere di dominio esclusivo dell'arte figurativa, sfocia nel campo filosofico e letterario e si avvale di incursioni nel settore storico-artistico e forse anche in quello storico-religioso, da cui è possibile, anzitutto, trarre un carattere polisemantico del tempo.
La mostra intende, quindi, mettere a fuoco lo sviluppo del concetto del tempo, inquadrandolo nell'esperienza quotidiana ed in quella derivata dalle riflessioni colte sull'argomento, iniziate fin dal mondo antico, affiancando il concetto del con quello greco del .
L'esposizione e la conferenza rientrano negli eventi culturali della XXXVIII edizione della fiera dell'asparago di montagna, una manifestazione folcloristica che, partendo dalla presentazione di quel prodotto tipico dei colli Tifatini, riesce a coinvolgere tutti i cittadini del borgo in primis, ma anche quelli italiani e stranieri in una serie di mostre, concerti, incontri e conferenze di grosso spessore protratte fino all'otto giugno grazie all'impegno costruttivo dell'Associazione dell'asparago di montagna.

Video